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Avvertimento per i genitori sul virus che uccide migliaia di bambini all’anno: i sintomi da tenere d’occhio

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Nel 2019 un decesso su 50 di bambini nel mondo sotto i 5 anni e uno su 28 tra i bambini di età inferiore a 6 mesi è stato provocato dal virus respiratorio sinciziale (VRS). Ma di cosa si tratta?

È quanto emerge da uno studio pubblicato su The Lancet, secondo cui l’VRS è la causa predominante di infezione acuta delle basse vie respiratorie nei bambini piccoli e i bambini di sei mesi e più giovani sono particolarmente vulnerabili.

Secondo l’indagine, in tutto il mondo nel 2019 si sono verificati 33 milioni di episodi di infezione delle vie respiratorie inferiori acute associati a RSV in bambini di età inferiore ai cinque anni. Ciò ha portato a 3,6 milioni di ricoveri ospedalieri, 26.300 decessi in ospedale e 101.400 decessi attribuibili a RSV.

L’identificazione precoce dei casi nella comunità e il rinvio al ricovero in ospedale dei bambini malati (in particolare quelli con bassa saturazione di ossigeno nel sangue periferico) e programmi di immunizzazione universali efficaci e convenienti saranno vitali per il futuro, spiega Xin Wang, coautore dello studio, Nanjing Medical University.

Ma di cosa stiamo parlando? E come accorgerci dei sintomi?

Cos’è il virus respiratorio sinciziale

Si tratta di un agente virale che può infettare l’apparato respiratorio in qualunque età, ma colpisce soprattutto i bambini nei primi anni di vita. Il virus respiratorio sinciziale interessa gli epiteli delle vie aeree, dove causa la necrosi delle cellule ed è la principale causa di bronchiolite e di polmonite nei bambini di età inferiore a due anni.

Nelle aree del mondo a clima temperato, il periodo di maggiore contagiosità è tra novembre e aprile, con un picco nei mesi di gennaio, febbraio e marzo. Quasi tutti i bambini contraggono l’infezione nei primi 4 anni di vita.

I sintomi del VRS

  • naso che cola
  • faringite
  • febbre
  • tosse
  • respiro sibilante
  • apnea
  • distress respiratorio (se l’infezione è grave)

In genere la diagnosi di VRS è clinica ma, per essere più precisa, è necessario ricorrere all’identificazione del patogeno vivo all’interno delle secrezioni respiratorie con un tampone molecolare o dal riscontro di antigeni virali con l’aspirazione del muco o tramite lavaggio nasale delle cavità.

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Fonte: The Lancet

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